Launeddas

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Strumento musicale policalamo ad ancia battente, originario della Sardegna. È uno strumento di origini antichissime in grado di produrre polifonia, è suonato con la tecnica della respirazione circolare ed è costruito utilizzando diversi tipi di canne. Lo strumento è formato da tre canne che possono avere diverse misure e spessore, e terminano con la cabitzina dove è ricavata l'ancia. Il basso è la canna più lunga e fornisce una sola nota: quella della tonica su cui è intonato l'intero strumento (bordone), ed è privo di fori. La seconda canna ha la funzione di produrre le note dell'accompagnamento e viene legata con spago impeciato al basso La terza canna è libera, ed ha la funzione di produrre le note della melodia. A distanze prestabilite vengono intagliati quattro fori rettangolari per la diteggiatura delle note musicali. Un quinto foro è praticato nella parte terminale delle canne. Le ance, realizzate sempre in canna, sono semplici, battenti ed escisse in unico taglio sino al nodo. L'accordatura viene effettuata appesantendo o alleggerendo le ance con l'ausilio di cera d'api. Esistono diversi tipi di launeddas. Strumenti simili, suonati con tecniche simili, sono presenti nell'Africa Settentrionale ed in Medio Oriente, rivelando la frequentazione e lo scambio dei Sardi con queste aree nelle epoche passate.